SPECIALE MANIFESTAZIONE IES

500 persone hanno manifestato per le vie del centro questa mattina per salvare la Ies. GUARDA IL VIDEO.

ore 8.00 Strada Cipata, davanti alla raffineria Ies i preparativi per la manifestazione contro la chiusura dello stabilimento. Ore 8.40 circa si parte. Un serpentone di 500 persone: lavoratori, sindacalisti, amministratori della provincia, a piedi, con le bandiere colorate e i fischietti che urlano al megafono perchè la raffineria non può chiudere

."Qualcosa più grande di una singola azienda, accordi ad un livello molto alto" è questa la sensazione per la motivazione di chiusura del gruppo. “Siamo impegnati nel costruire un ambiente di lavoro basato sulla fiducia reciproca in cui coloro che lavorano per il gruppo Mol sono trattati con rispetto” questa frase, presa dal codice etico della società si legge sui cartelli dei lavoratori e visto il motivo della manifestazione a molti sembra una presa in giro A sfliare con la Ies questa mattina i lavoratori della Cartiera Burgo, a quasi un anno dalla loro chiusura ancora in lotta per il posto di lavoro, quelli di MPS, esternalizzati, Corneliani e Belleli insieme al Network Studentesco per testimoniare la loro vicinanza. Presente anche una delegazione della Tamoil di Cremona, raffineria che ha vissuto questa situazione prima della Ies. Oggi la manifestazione, la prima per la Ies, con una certezza, sarà un percorso lungo e difficile, nel quale le istituzioni giocano un ruolo importantissimo Presenti anche alcuni sindaci della provincia, alcuni venuti da molto lontano come Revere, Borgofranco sul Po e Felonica Oltre al presidente della provincia Pastacci che ha accompagnato il corteo Arrivati in città una delegazione di lavoratori è stata ricevuta in comune dal Sindaco Nicola Sodano. Il corteo è poi proseguito verso la prefettura, dove al Prefetto sono state esposte le esigenze di portare a Roma una situazione tragica per la nostra Provincia, dove la percentuale d aziende che hanno chiuso o stanno ristrutturando potrebbe davvero portare a problemi di tenuta sociale. Oltre a questo non si capisce come una multinazionale che potrebbe reggere senza troppi problemi questi bilanci abbia preso una decisione così drastica. Tra le preoccupazioni anche quella delle bonifiche Nell'attesa del tavolo di lavoro previsto per martedì in provincia, durante il quale si farà il punto della situazione e si deciderà come muoversi prima del nuovo incontro con il ministero da lunedì sciopero con gli impianti al minino termico per quindici giorni...e la lotta continua...anzi è appena iniziata.

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