TARES: "PAGHI CHI INQUINA"

Confartigianato fa appello ai sindaci mantovani: "Tares: paghi solo chi inquina".

Un altro salasso per le piccole e medie imprese: il pagamento della Tares. Confartigianato chiede l'applicazione di standard più equi. “Paghi chi inquina”: è questo lo slogan con cui Confartigianato Imprese Mantova lancia la sua battaglia a favore di una applicazione corretta della Tares, la nuova tariffa per il servizio rifiuti introdotta dal governo Monti a fine 2011.

L’Associazione si rivolge direttamente ai sindaci di tutto il territorio provinciale, scagliandosi contro una Tares-patrimoniale e chiedendo l’applicazione di un principio definito tanto corretto quanto elementare: “pagare per quanti rifiuti si producono”. "Dunque, ora dovremo fare i conti pure con la Tares, che provocherà aumenti a due cifre e in alcuni casi farà schizzare gli importi anche del 300% – ammonisce il presidente di Confartigianato Mantova, Lorenzo Capelli. – Si prospetta un autentico salasso in un quadro in cui la pressione fiscale supera già il 55%". "Le nostre imprese non ce la fanno più – prosegue Capelli.- L’applicazione miope della Tares rischia di essere l’ennesimo colpo che si va a sommare all’insostenibile costo del peso fiscale, dell’Imu e dell’energia. Per questo puntiamo prima di tutto a un’applicazione virtuosa e attenta della Tares. Non chiediamo privilegi ma solo correttezza: per questo la nostra Associazione vigilerà affinchè la Tares non calpesti i diritti delle imprese".

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