LIQUAMI NELLA SERIOLA
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- Pubblicato Lunedì, 10 Marzo 2014 19:45
Liquami nella Seriola: le Guardie Ecologiche del Parco chiamano i Carabinieri e Arpa.
La Seriola Marchionale nasce da alcune sorgenti in comune di Castiglione delle Stiviere e termina dopo 35 Km nell’Osone Nuovo, uno degli affluenti del Mincio che sfociano nella Riserva Naturale delle Valli del Mincio. E’, assieme al Goldone, uno dei corsi d’acqua sotto accusa:
partono da lontano, in area extra Parco, ma sversano inquinanti organici nelle acque della riserva. Domenica mattina una delle probabili fonti di inquinamento è stata individuata da una Guardia Ecologica Volontaria del Parco del Mincio, in servizio a Castiglione delle Stiviere. L’allarme era scattato nella prima mattinata con una telefonata arrivata alla guardia in servizio con la quale si segnalava la presenza di possibile liquido inquinante nel corso d'acqua Seriola Piubega, presso il Comune di Castiglione delle Stiviere. Arrivato immediatamente sul posto il volontario ha effettuato una rapida verifica: dalla località Colla, nel Comune di Medole, la prima conferma visiva del possibile inquinamento poi, percorrendo a ritroso il corso del Seriola, la GEV ha individuato una tubazione in cemento dalla quale fuoriusciva copiosamente un liquido marrone scuro che si immetteva nel Seriola Piubega, nel territorio del Comune di Castiglione e proveniente da un fossato situato all'interno della proprietà di un grande allevamento di maiali. E' scattata così la chiamata ai Carabinieri e all'ARPA di Mantova GEV e Carabinieri si sono recati nell'allevamento di maiali e, dopo lunga attesa, rintracciato telefonicamente il proprietario dell'allevamento, sono entrati per una verifica. Percorrendo il lato sud della struttura aziendale, un ulteriore fossato rivelava l’origine dello scarico: liquame ancora più concentrato e la presenza di uno strato solido di materiale potenzialmente inquinante. Alle 15, arrivata la squadra dell'ARPA, la GEV e i Carabinieri compiono una nuova verifica della situazione. Ora spetterà all’ARPA espletare le formalità del caso nei confronti del proprietario dell'allevamento con inevitabile denuncia a suo carico che sarà sporta dal Comune di Castiglione delle Stiviere. “E’ sconcertante – è il commento del presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer – constatare quante colpevoli ferite ancora vengono inflitte all’ambiente, che è di tutti, anche di chi paradossalmente lo ammorba. Fa invece immensamente piacere sapere che la collaborazione fra enti ha reso possibile quanto fino ad ora non era stato consentito: allargare l’area da vigilare, grazie all’accordo con il Comune di Castiglione delle Stiviere che non è nel territorio del Parco, permette automaticamente di ampliare l’orizzonte delle GEV e dare loro la possibilità di controllo su aree prima escluse dai controlli: Non è di certo vietato coltivare ed allevare, ma lo è farlo in modo irregolare”.