AL VIA IL NUMERO UNICO DI EMERGENZA 112

 

Anche a Mantova arriva il numero unico di emergenza 112. Oggi la presentazione.

E' stato presentato questa mattina in Prefettura il servizio Call Center NUE 112, (Numero Unico Emergenza) che prende avvio anche per la provincia di Mantova, unificata territorialmente per tale fine con quelle di Sondrio,

Brescia, Cremona , Pavia e Lodi. Il progetto “Emergenza 112” prevede la possibilità di usare un numero telefonico unico, il “112”, per tutte le emergenze, così come avviene negli Stati europei più avanzati, il 911 americano, per intenderci, come si vede nei film e telefilm. Tutte le telefonate di emergenza confluiranno da oggi in un’unica Centrale Operativa, qualsiasi numero di soccorso il chiamante abbia composto, compreso lo stesso “112”. Gli operatori della Centrale - che per Mantova ha sede a Brescia - smisteranno le chiamate, dopo aver localizzato il chiamante e individuata l’esigenza, all’ente competente per la gestione : Polizia di Stato (113), Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco (115), Emergenza Sanitaria (118). Se necessario, potrà essere attivata una teleconferenza per la traduzione multilingue e poter così iniziare la breve intervista che porterà al contatto con il presidio più utile alla necessità manifestata. L’apposito collegamento con il CED interforze del Viminale consentirà di raccogliere in pochissimi istanti (circa 2 secondi) i dati identificativi del numero chiamante (per le chiamate da telefono fisso) o la sua localizzazione (per le chiamate da telefono mobile). Tutte le informazioni raccolte verranno inserite in una scheda elettronica; a quel punto la chiamata, corredata dalla scheda, verrà trasferita alle Forze di Pubblica Sicurezza (112 e 113), alla Centrale Operativa dei Vigili del Fuoco (115) o al Soccorso Sanitario(118); verrà trasferita all’amministrazione competente per funzione e territorio. Tutto il traffico telefonico e tutti i dati relativi agli eventi verranno registrati; l’intero processo verrà completato in un tempo medio di 40 secondi. L’azione di filtro sarà pari a circa il 60% delle chiamate in ingresso. In altre parole, molte delle chiamate non verranno trasferite ad un presidio di emergenza, perché non utile, ma verrà garantito comunque un servizio di ascolto e gestione del colloquio. Con app specifiche sarà agevolato l’accesso ai diversamente abili. Il passaggio da una centrale “laica” prima dell’inoltro della chiamata al presidio territoriale competente non determinerà un ritardo, perché, sebbene sarà necessario qualche secondo in più, tutto si risolverà in un intervento tempestivo ed assolutamente mirato. In realtà, infatti, la chiamata verrà anzitutto filtrata (e verificato se appropriata), poi localizzata automaticamente e infine “passata” con i dati di localizzazione e con la possibilità di una gestione coordinata e integrata tra le varie Forze coinvolte. Il Prefetto, in conclusione, ha manifestato la sua soddisfazione per l’adeguamento anche di questa provincia allo standard europeo richiesto, sottolineando che la collaborazione delle Forze dell’ordine è stata massima fin dalle prime attività connesse all’estensione del servizio. Oltre alla consapevolezza che da oggi i cittadini potranno avvalersi di un servizio altamente tecnologico e gestito da persone professionalmente molto preparate, l’auspicio è che tutto questo possa costituire un ulteriore tassello per far aumentare nella popolazione la percezione della sicurezza, obiettivo verso cui tendono ormai da tempo - con varie iniziative - gli sforzi di tutte le Istituzioni preposte alla salvaguardia dell’ordine pubblico.

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