TASI IL CALCOLO DELLA CGIL
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- Pubblicato Mercoledì, 15 Ottobre 2014 10:00
Il pagamento della Tasi nei 69 comuni mantovani l’analisi della Cgil sui dati del Caaf.
Oltre diecimila pratiche elaborate, tre faldoni di regolamenti e delibere attentamente studiati per dare una fotografia complessiva e dettagliata dei 69 comuni mantovani che con scadenze e parametri differenti
chiedono ai cittadini il versamento della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili il cui saldo, per tutti, è fissato al 16 dicembre prossimo. Dall’analisi dei pagamenti effettuati, su 69 comuni solo un terzo ha inserito le detrazioni previste, e là dove sono state applicate l’importo da versare si riduce sensibilmente. Le simulazioni fatte dalla Cgil confermano infatti che l’applicazione dell’aliquota senza la detrazione è un dato molto parziale, e che là dove ad aliquota alta corrispondono anche detrazioni mirate, i cittadini spendono meno rispetto a chi si vede applicate aliquote più basse, senza detrazioni. “I dati ci dicono con chiarezza che esiste la necessità di introdurre detrazioni per calmierare la tassazione, in particolare per abitazioni di medio/basso valore - commenta il segretario generale Massimo Marchini che ha condotto la ricerca partendo dai dati del Caaf insieme a Donata Negrini e ad Antonella Castagna - perchè troppo spesso ci rendiamo conto che non ci sono valutazioni che riguardano le condizioni sociali delle famiglie, e nemmeno quelle di tipo economico, basate sul reddito Isee”. Tuttavia, l’analisi dei dati, fotografando la realtà delle famiglie mantovane prosegue e si farà anzi sempre più approfondita. “Non ci fermiamo qui, perchè confronteremo il pagamento Imu 2012 con la stessa situazione del 2014 con i dati della Tasi. Potremo chiaramente stabilire quali saranno i comuni che tra aliquote e detrazioni hanno preso più soldi”. I dati del Caaf mostrano che la rendita catastale media calcolata per la città di Mantova si attesta attorno ai 700 euro, mentre è di 400 euro il valore medio per le abitazioni in provincia. 27 comuni su 69 hanno deciso di non far pagare la Tasi agli inquilini ma unicamente ai proprietari - “misura equa” dice il sindacato, che semplifica - e la media matematica delle 69 delibere è del 13.9%, mentre la media dell’aliquota si attesta sull’1,89%. A Castellucchio e a Gazoldo degli Ippoliti la Tasi invece non si paga. Ma sono solo 4 i comuni che hanno informato in modo completo e tempestivo i cittadini circa il pagamento e le modalità di calcolo, e appena due i comuni che hanno inviato a casa i bollettini. Molta confusione è stata creata dalle proroghe, dalle scadenze diverse da comune a comune, e dalla mole di documentazione relativa. “A inizio anno abbiamo incontrato gli amministratori dei diversi comuni in un percorso di negoziazione sociale, chiedendo loro di considerare in particolar modo le situazioni di difficoltà di alcune tipologie di famiglie, con disoccupati, giovani in cerca di occupazione o anziani, tenendo conto non solo del tipo di abitazione ma anche del reddito Isee. Alla fine, abbiamo constatato alcune precise scelte politiche: chi ha voluto fare la differenza su rendite basse o sul numero di famigliari a carico e chi invece non ha applicato alcun tipo di detrazione” spiega Donata Negrini. Tanto per fare un esempio, a parità di aliquota al 2,5% e di tipologia di abitazione (quelle economiche di tipo A3 le più comuni), a Porto Mantovano la Tasi impone un versamento di 168 euro, che a Suzzara diventano 68 e a Viadana è pari a zero.