NON C'E' PIU' TEMPO PER IL PONTE

Sul ponte di San Benedetto Po bisogna intervenire al più presto sulle fondazioni. Se n'è parlato in Provincia.

Il problema più grosso del ponte di San Benedetto Po sono le fondazioni. Nonostante la limitazione del traffico dopo il terremoto, utilissima per non peggiorare la situazione, è necessario un intervento urgente.

A dirlo è stato il professor Enzo Siviero, docente universitario a Padova, progettista ed esperto di strutture e ponti al quale la Provincia aveva affidato nei mesi scorsi la realizzazione di un accurato studio sul manufatto che ha presentato oggi la sua prima relazione a Palazzo di Bagno. Nello studio, oltre all’ipotesi di un ponte completamente riqualificato, viene contemplata anche la soluzione più radicale, ossia quella di realizzare un nuovo manufatto. Sul ponte attuale, prioritario è il lavoro di sistemazione del fondale, mentre il problema all’impalcato, seppure importante, sarebbe secondario. Essendo ancora in corso ulteriori analisi sulla struttura gli amministratori non si sono sbilanciati in giudizi a favore del mantenimento del ponte attuale o della costruzione di una nuova struttura “L’obiettivo – secondo il presidente Pastacci – è avere un ponte con le caratteristiche di uno nuovo in termini di sicurezza e durata. Sull’attuale ponte di San Benedetto non sono mai stati fatti interventi risolutivi. Il nostro obiettivo è una soluzione definitiva per il ponte”. Un traguardo condiviso anche dai due sindaci, Penna e Giavazzi.

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