CURTATONE: AIUTI DAL COMUNE

Il comune di Curtatone stanzia 10 mila euro per buoni sociali per le famiglie colpite dalla crisi.

10mila euro in voucher dedicati alle famiglie colpite dalla crisi. A stanziarli il comune di Curtatone. “La nostra Amministrazione – dice il vicesindaco Giuseppe De Donno – cerca di mantenere gli impegni assunti con le risorse

che si possono mettere in campo”. I requisiti per poter partecipare al bando sono i seguenti: essere residenti nel Comune di Curtatone, da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda. Per i cittadini stranieri non comunitari, essere in possesso della Carta di soggiorno o del Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (per extracomunitari; viene accettata anche la ricevuta dell’avvenuta domanda per la carta di soggiorno; l’eventuale contributo verrà erogato solo dietro presentazione della carta di soggiorno). E ancora trovarsi in una delle seguenti condizioni: essere lavoratori che a qualsiasi titolo abbiano perso il posto di lavoro a partire dal 1°luglio 2012, con esclusione dei casi di dimissione, pensionamento, licenziamento per giusta causa. Sono invece inclusi i casi di licenziamento per riduzione di personale, cessazione aziendale, licenziamento collettivo, giustificato motivo individuale, cessazione o mancato rinnovo di un rapporto di lavoro a tempo determinato, conclusione di contratto d’apprendistato senza nuovo esito occupazionale, contratto di inserimento, somministrazione di lavoro, collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, associazione in partecipazione, partita IVA, lavoro autonomo artigiano o commerciante. Essere lavoratori in cassa integrazione straordinaria o in deroga dipendenti di aziende che abbiano dichiarato esuberi o cessazione di attività; lo status deve essere documentato dalla busta paga, dichiarazione dell’azienda o accordo sindacale. Essere soci di cooperative che hanno cessato qualsiasi rapporto di lavoro e senza accesso a ammortizzatori sociali oppure che si trovano nella condizione di forte riduzione documentabile dell’orario lavorativo (non per propria volontà). L’ultimo requisito richiesto è che il valore Isee del nucleo familiare non deve essere superiore a 15 mila euro relativo ai redditi 2012. “Questo è un aiuto seppur piccolo per i nostri cittadini che hanno perso il lavoro – conclude De Donno – e che si affianca al progetto “Filo Diretto” che sta iniziando a dare i suoi frutti nelle politiche del lavoro”.

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