IN CONSIGLIO COME ALLO STADIO

Contestazioni in aula durante il consiglio comunale. Sodano resta. Seduta sciolta. I VIDEO.

Un consiglio comunale al limite dell'inverosimile quello che si è svolto ieri sera a Mantova. Striscioni contro il sindaco, manette portate da De Marchi, il presidente del Consiglio Longfils che chiede più volte di

allontanare qualcuno dall'aula. Alle fine, alle 22.30 scioglie la seduta. Tutti a casa. E questa mattina sette consiglieri del PD presentano le dimissioni. Tutto ha inizio poco dopo le 20, De Marchi entra in aula con le manette, espulso, e accompagnato fuori dall'aula, stessa sorte per chi presenta striscioni. Parla il sindaco, aggiorna sulla sua situazione, ribadisce che andrà avanti fino a fine mandato e che non si ricandiderà. Poi comunica lo stato della accuse: Discorso del sindaco:"A seguito del decreto di perquisizione del 28 gennaio e della mia successiva istanza di riesame, che finalmente mi ha permesso di conoscere gli addebiti ipotizzati nei miei confronti, desidero porre l'attenzione su quanto sta emergendo, al di là delle strumentalizzazioni. Ovvero che - contrariamente a quanto riportato nelle scorse settimane - per due degli ambiti di indagine non compaiono ipotesi di reato. Gli inquirenti, per quanto riguarda la mia posizione, non contestano nè affiliaizione a mafia o n'drangheta (tanto meno sono coinvolto in estorsioni, omicidi, riciclaggio, usura, false fatturazioni, porto e detenzione di armi nè corruzione in atti giudiziari. Sottolineo non si tratta di accuse cadute, ma che l'estraneità da me fermamente dichiarata sin dal primo giorno trova riscontro dalle indagini. Quanto alle rimanenti ipotesi di reato, intendo ribadire che ne riferirò appena possibile al magistrato nella convinzione che gli illeciti vadano esclusi. Non è mia intenzione eludere le questioni, ma rivendico semplicemente il diritto a difendermi e di affidarmi al giudizio della magistratura. Per questa ragione, a due mesi dalla scadenza naturale del mandato, trovo ragionevole e anzi doveroso, non abbandonare il comune confermando che non ripresenterò la mia candidatura alla prossima tornata elettorale". Dopo il sindaco ha parlato l'ex primo cittadino Fiorenza Brioni. Ha chiesto le dimissioni e un consiglio comunale urgente sulla questione Lagocastello, ma anche piazzale Mondadori, un consiglio che deve ripercorrere tutta la questione dalle sue origini e coinvolgendo tutti coloro che ne hanno fatto parte. Dopo di che il consiglio inizia a trattare temi all'ordine del giorno, tra l'ilarità, incredulità e contrarietà di molti seduti in aula, accattonaggio, bivacco, abbigliamento delle prostitute, vengono seguiti e votati come se si fosse in un altro mondo, da un'altra parte, ma ogni tanto scoppia la contestazione per riportare i presenti alla realtà dei fatti. Tira e molla "parlo io" "no tu non puoi parlare" "vigili accompagnatelo fuori" "ora ce ne andiamo" "no restiamo"....fino all'epilogo finale il presidente del consiglio Longfils lascia l'aula seguito dal segretario e dagli assessori, seduto resta solo Sodano, la minoranza vuole andara avanti lo stesso, Sodano chiama Longfils, rientra e annuncia che la seduta è sciolta. In aula scoppia la contestazione, scene da stadio, e poi i consiglieri del PD che annunciano le dimissioni. Detto. Fatto. Questa mattina la presentazione della lettera di dimisssioni per sette di loro: Andrea Murari, Giovanni Buvoli, Fabio Aldini, Massimo Allegretti, Matteo Campisi, Monica Martelli e Dino Stermieri hanno consegnato al segretario comunale la loro lettera di dimissioni da consiglieri comunali. "Non possiamo legittimare, con la nostra presenza, una situazione in cui mancano totalmente trasparenza e democrazia. E invitiamo gli altri consiglieri di tutte le forze politiche a fare altrettanto" - hanno detto.

GUARDA IL VIDEO - Andrea Murari e il perchè della dimissioni del PD

 

GUARDA IL VIDEO - Celestino Dall'Oglio e il perchè si deve restare fino a fine mandato.

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