PROVINCE ADDIO, ECCO COSA SUCCEDE
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- Pubblicato Giovedì, 03 Aprile 2014 16:55
Province, parte la nuova fase “Approvato questo Disegno di Legge del riordino.
"Ora l'impegno di tutti dovrà essere quello di far funzionare le nuove Province e le 10 Città metropolitane, per continuare ad assicurare livelli efficienti di servizi ai cittadini”. E' questo il commento del Presidente dell’Upi Antonio Saitta all’approvazione della Legge che riordina e riforma le Province e istituisce le Città metropolitane.
“I prossimi mesi i Presidenti delle Province saranno chiamati a gestire una fase davvero importante – sottolinea il Presidente Saitta – perché sarà necessario assicurare il passaggio alla nuova organizzazione in tutte le attuali Province che nasceranno da questa trasformazione, assicurando enti efficienti ai nuovi Sindaci Presidenti di Provincia e ai nuovi Consigli provinciali che saranno eletti tra Sindaci e amministratori comunali in autunno. Una fase delicata che ci vedrà impegnati ad assicurare che la riorganizzazione degli enti non comporti disservizi. I Sindaci che prenderanno il posto dei Presidenti di Provincia avranno poi un ruolo importante, viste le funzioni chiave che, nei diversi passaggi parlamentari, sono state assegnate alle Province: dalla gestione dell’edilizia scolastica alla programmazione della rete scolastica; dalla pianificazione territoriale provinciale di coordinamento alla tutela e valorizzazione dell'ambiente; dalla pianificazione dei servizi di trasporto all’ autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, dalla costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale, fino alla raccolta ed elaborazione di dati e assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. A queste, tipiche delle Province, se ne affiancano di nuove, come il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Ma soprattutto, la Legge assegna alle Province l’opportunità di diventare Stazione Unica Appaltante, una richiesta che avevamo avanzato e che, secondo le stime degli economisti, è in grado di produrre grandi risparmi. Se anche le Regioni crederanno in questa riforma, allora avremo la vera semplificazione, perché la legge assegna alle nuove Province l’esercizio di tutte le funzioni oggi impropriamente demandate a società e consorzi. Ci aspettiamo – conclude il Presidente Saitta - che questo avvenga e che con la stessa determinazione usata per cancellare gli organi democraticamente eletti delle Province si proceda a cancellare tutte queste società ed enti strumentali e a riordinare l’organizzazione periferica dello Stato, tagliando quegli uffici e sedi decentrate che non hanno nessun motivo di esistere, se non l’assicurare una poltrona ai grandi burocrati di Stato”. “Prendo atto delle votazioni di Senato e Camera – ha dichiarato Pastacci -. Dopo aver lottato per il principio delle autonomie, con il disegno di legge Delrio, ora convertito in legge, vengono superate le autonomie”. Il presidente della Provincia di Mantova ha poi espresso preoccupazione per “l’aumento delle agenzie, perché prevarrà la demagogia e vi saranno minori livelli di democrazia”. Di fatto quindi, le province non verranno cancellate subito, l’abolizione è infatti rinviata al ddl sulle riforme costituzionali con la modifica del Titolo V della Costituzione. Nel frattempo si trasformano, diventando enti di secondo livello: il presidente sarà il sindaco del Comune capoluogo, ci sarà poi l'assemblea dei sindaci, che raggrupperà i primi cittadini del circondario e il nuovo consiglio provinciale, con al massimo 16 componenti scelti tra gli amministratori municipali. Le Province in scadenza vengono prorogate fino al 31 dicembre 2014 e svuotate delle competenze che verranno svolte da Regioni e Comuni. Il presidente della Provincia e la giunta provinciale, in carica alla data di entrata in vigore della legge, restano a titolo gratuito, fino al 31 dicembre 2014 per l'ordinaria amministrazione, comunque nei limiti di quanto disposto per la gestione provvisoria degli enti locali. Dal 1° gennaio alle Province subentreranno anche 10 Città metropolitane: Napoli, Milano, Torino, Bari, Bologna, Firenze, Genova, Venezia e Reggio Calabria a cui va aggiunta Roma capitale. Gli organi della città metropolitana sono: il sindaco metropolitano, il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana. L’incarico di sindaco metropolitano, di consigliere metropolitano e di componente della conferenza metropolitana è svolto a titolo gratuito. Le città metropolitane copriranno il territorio corrispondente alla Provincia omonima e ne assumeranno le competenze.