RIPARTIRE DALLE PICCOLE IMPRESE

"Ripartire dalle piccole imprese" dice il presidente Zanetti alla Giornata dell'Economia.

Si è svolta questa mattina in via Calvi, nella sede della Camera di Commercio la "Giornata dell'economia". Presentato anche il rapposto economico provinciale 2012. “Credo che alla fine di questo processo evolutivo che ha creato una forte discontinuità rispetto al passato - ha commentato il presidente della Camera di Commercio Carlo Zanetti -

in Italia avremo uno scenario economico contrassegnato da valori di ricchezza complessiva più bassi, da un minore numero di imprese, da un livello di disoccupazione più elevato" Questo, secondo Zanetti, è il risultato della globalizzazione dei mercati che porta con sé opportunità ma anche grossi rischi, in termini di concorrenza che le nuove economie impongono. La crisi sta lasciando dietro sé una lunga scia di dati negativi, come il tasso di disoccupazione, che è passato dal 4,1% del 2008 al 7,5% del 2012 a cui si aggiunge la crescita prepotente dei dipendenti collocati in cassa integrazione. "La prospettiva di miglioramento c’è ed è legata al recupero della manifattura italiana, che nei decenni scorsi ha reso così apprezzato il “made in Italy”. Ha spiegato Zanetti occorre saper guardare ai settori che soffrono di meno, studiarne il funzionamento, ricreare anche quello spirito di sacrificio e di pionierismo che ha permesso il decollo della piccola impresa in Italia sostenendo le politiche economiche che ne rafforzino la struttura e la rendano competitiva sui mercati internazionali".“Per questo ritengo che la scuola e i giovani studenti debbano essere al centro delle politiche del lavoro e dell’occupazione: come possiamo pensare di tornare a crescere se sosteniamo i costi per la formazione per decenni e poi i giovani per trovare occupazione se ne vanno altrove portando il loro frutto in mercati a noi concorrenti? – ha aggiunto il presidente Zanetti. Un ricordo ai 41 comuni colpiti dal sisma dello scorso anno, che oltre alla crisi hanno anche dovuto affrontare problemi pratici come la conta dei danni, la ricostruzione. In molti ce l'hanno fatta, ma tanti hanno dovuto cessare l'attività.  Il presidente della Camera di Commercio ha infine sottolineato il ruolo che l’ente dovrà saper coprire nei prossimi mesi e anni, in un momento in cui l’assetto istituzionale complessivo dello Stato viene messo in discussione ed è oggetto di una profonda rivisitazione volta a portare snellimento nelle procedure e minor peso fiscale su gli imprenditori. “I numerosi appelli dei responsabili nazionali delle maggiori categorie economiche sono il segnale inequivocabile che questo passo non è più rinviabile – ha concluso -. L’auspicio è che il nostro ente possa perseverare nella sua missione di sostegno e sviluppo dell’economia locale e uscire rafforzato nel nuovo disegno di Pubblica Amministrazione che ci attende, per poter con maggior vigore dare voce alle imprese, offrire i servizi reali di cui necessitano e investire risorse a loro favore”.

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