TASK FORCE PER L'OCCUPAZIONE
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- Pubblicato Martedì, 29 Luglio 2014 15:45
Una task force per l'occupazione: è quanto emerso dal confronto di questa mattina in provincia.
Tanti posti di lavoro già persi e notizie giornaliere di nuove situazioni di rischio occupazionale. Lo spettro dietro l’angolo della fine degli ammortizzatori sociali che sino ad ora per migliaia di persone che hanno perso la loro occupazione
sono stati un’ancora di salvezza. La sensazione che la ripresa sia ancora lontana, anzi, semmai, il timore che il peggio debba ancora arrivare. Un bollettino di guerra il report sulla situazione occupazionale nella provincia di Mantova. Da qui la proposta scaturita questa mattina a Palazzo di Bagno di costituire una task force tecnica per far fronte a una situazione che non ha precedenti per il mantovano e per il suo tessuto economico e sociale. “Abbiamo voluto convocare questo incontro di oggi – ha spiegato in apertura il presidente della Provincia Alessandro Pastacci – perché volevamo concentrare la nostra attenzione su una serie di emergenze. Nonostante alcuni segnali positivi in termini di produzione la situazione sul versante dei posti di lavoro resta molto difficile e negativa. Oltre ai casi noti di crisi aziendali ve ne sono alcuni che vanno seguiti con molta attenzione perché la loro evoluzione potrebbe non essere positiva. Alla luce di questo quadro non incoraggiante avere anche un quadro istituzionale definito sul futuro di enti come le Province o le Camera di Commercio potrebbe essere di aiuto, ma invece non è così”. Le idee uscite dal confronto a cui hanno preso parte il Prefetto Carla Cincarilli, le organizzazioni sindacali, Confindustria, Camera di Commercio, Api, Upa, Cna e Ufficio Scolastico Territoriale? Dar vita in tempi brevi a una task force, permanente e costante, per avere maggiore forza nel confronto con le realtà industriali: “serve un’azione forte che non può essere limitata solo agli enti territoriali – ha rimarcato il presidente Pastacci -. Questo gruppo ristretto di lavoro può diventare un momento forte di coinvolgimento ma occorre una forte coesione col sistema delle realtà datoriali”. Tra le prime azioni della task force l’elaborazione di un documento strategico con le modalità operative e un modello di relazioni. “A questo tavolo ho voluto fosse presente anche l’Ufficio Scolastico territoriale perché la relazione tra scuola, formazione e lavoro deve essere sempre più stretta per elaborare insieme visioni e strategie future” ha aggiunto la vice presidente con delega al lavoro Zaltieri. Per il prefetto Cincarilli l’utilità del “tavolo sta anche nel prevedere i problemi prima che si verifichino: la disoccupazione è una problema sociale gravissimo”. “Il grido d’allarme di migliaia di mantovani che hanno perso il loro posto di lavoro è forte ed è sotto gli occhi di tutti – ha ricordato il segretario generale della Cgil Marchini -. Ben venga la task force e in quel contesto concentriamoci sul lavoro ma senza perdere di vista il problema della legalità. Dobbiamo fare in modo di non degenerare nell’illegalità”. Il collega della Uil Paolo Soncini ha invece invitato “a creare delle corsie preferenziali per chi perde il posto di lavoro nelle poche realtà che sembrano ancora in grado di assumere personale”. Ancor più esplicito il direttore di Api Acerbi: “occorre creare occupabilità e lavorare tutti insieme per andare in quella direzione”. A Zanca di Confartigianato che ha invitato la Camera di Commercio “a mettere a disposizione per la ripresa e delle aziende fondi che la Camera detiene, ha replicato il segretario generale di via Calvi Marco Zanini elencando tutto quello fatto dalla Camera dall’inizio della crisi. “I soldi mancano? – ha controbattuto Zanini -. Le banche hanno forti disponibilità di fondi. Vi invito però a riflettere su un aspetto: è in corso una processo di riforma del Paese che tocca Camere di Commercio e Province, ma chi svolgerà in futuro le funzioni che sino ad ora hanno esercitato questi enti?”