"SONO INNOCENTE, MA NON MI RICANDIDO"

"Non mi ricandido per rispetto". "Si indaghi anche sugli altri sindaci".

"Sono innocente, ma non mi candiderò più" ha detto il sindaco Nicola Sodano in un'intervista al Corriere della Sera. "E per rispetto a chi dovrei rappresentare, delegherò tutto al mio vice". E' un Sodano più sereno, anche se

l'inchiesta che lo vede tra i protagonisti ha scosso la sua vita in modo violento, lui, che come racconta al corriere, è venuto via da Crotone con suo padre proprio per allontanarsi dalla mafia e avere un futuro migliore. Ed ora Lagocastello cade come una tegola sulla sua carriera politica, ma anche di semplice cittadino. Lagocastello, una lottizzazione che avrebbe dovuto far nascere 200 villette a schiera e un hotel. Una concessione, rilasciata nel 2001 dall’allora sindaco Pd di Mantova Burchiellaro, poi bloccata da Fiorenza Brioni, succeduta a Burchiellaro, una questione oggetto di un ricorso prima al Tar e poi al Consiglio di Stato del costruttore Muto che si vide dare due volte torto. Sodano, contrario alla lottizzazione, ha ereditato la patata bollente, ritrovandosi a dover trattare con Muto che minacciava di chiedere decine di milioni di danni al comune perché nelle more della causa lui aveva cominciato a costruire e in questo rapporto la procura antimafia ha visto un tentativo di favorire il costruttore indagato. Sotto inchiesta un viaggio a Roma di Sodano, proprio per discutere della questione. E intanto che ci si appresta ad affrontare una lunga battaglia c'è solo una certezza Sodano non si ricandida, come aveva deciso in precedenza, e delegherà tutto al suo vice. Si pensava ad una civica, ma lui stesso dichiara che non avrebbe voluto vederci dentro persone sotto indagine e quindi vale anche per lui. Oggi è previsto un incontro con la maggioranza per decidere il da farsi, intanto la priorità è quella di proteggere la riservatezza della famiglia: "in un ambiente piccolo come Mantova è facile divenire bersaglio. Ma io voglio tornare a camminare a testa alta nella mia città" ha detto Sodano. E poi una richiesta, riportata in un'intervista del quotidiano locale Gazzetta di Mantova Chiede che i magistrati e i carabinieri indaghino sulla lottizzazione Lagocastello che l’ha fatto finire nei guai, partendo dall’inizio e cioè dalla giunta Burchiellaro che l’ha voluta e da quella Brioni che prima ha fatto partire i lavori e poi li ha bloccati. "Sono i comunisti e derivati che, nel 2005 a fine mandato, hanno approvato la lottizzazione di Lagocastello - si legge nell'intevista rilasciata alla Gazzetta - sotto le ciminiere del polo industriale, in un posto pieno di veleni e di fronte al Ducale. E non sapevo che Mattia Palazzi, candidato sindaco, è uno dei consiglieri comunali che, assieme ad altri come Buvoli e Piva, ha approvato la Lagocastello. Voglio far chiarezza su tutta questa partita. Convocherò i dirigenti per sapere i nomi di assessori e consiglieri della giunta Burchiellaro che hanno ideato questa c.....a enorme, eventualmente per discuterne in consiglio comunale. E ho tante domande da porre". Perché la giunta Brioni ha fatto partire i lavori e poi li ha bloccati? E perché la giunta Burchiellaro l’ha voluta? Su questo si dovrebbe indagare".

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