GUARDIA DI FINANZA E S. PATRONO

Cerimonia solenne questa mattina per S. Matteo, patrono della Guardia di Finanza.

E' stata celebrata questa mattina, con una solenne funzione religiosa, nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria del Gradaro in Mantova, la ricorrenza di San Matteo, patrono del Corpo della Guardia

di Finanza. La messa è stata officiata dal Vescovo,  Mons. Roberto Busti. Presenti, oltre al Comandante Provinciale - Colonnello Andrea Pieroni, ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri dei dipendenti Reparti nonché una rappresentanza di militari in congedo dell’Associazione Nazione Finanzieri d’Italia (A.N.F.I.). Con loro, le massime Autorità civili e militari. San Matteo, chiamato anche ''Levi'' o ''il pubblicano'', era un esattore delle tasse che abbandonò tutti i suoi beni terreni per seguire Gesù nella sua missione apostolica, divenendo poi uno dei quattro Evangelisti; nato in Galilea, dopo la morte del Cristo continuò la propria opera evangelica fino al termine dei propri giorni che avvenne, secondo alcune fonti, in Etiopia. Le sue reliquie sono conservate nella Cattedrale di Salerno, dal 6 maggio 954. Il documento papale "Breve Pontificio" che attesta il riconosciuto patrocinio, reca la data del 10 aprile 1934 ed è firmato dal cardinale Eugenio Pacelli (futuro Papa Pio XII); l’importante documento, nel dichiarare San Matteo Patrono della Guardia di Finanza, auspica che “tutti gli appartenenti al Corpo possano, sul suo esempio, unire l'esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo”.

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