UN ANGOLO DI CAMPAGNA AL FESTIVAL

Al Festivaletteratura si parla di campagna e agricoltura familiare.

L’agricoltura familiare mantovana ha un grande futuro nel passato Proprio al Festivaletteratura di qualche anno fa, Tullio de Mauro osservava come la scuola ormai non si interessi più della cultura contadina, mentre questa costituisce ancora una straordinaria risorsa culturale e pedagogica.

E anche quest’anno, grazie al Consorzio agrituristico mantovano, non mancherà uno spazio dedicato a questo nostro importante patrimonio. Nell’anno internazionale dell’azienda agricola familiare, il Consorzio agrituristico mantovano, nei giorni del Festivaletteratura, ha allestito, per gli ospiti del festival, uno spazio in Piazza Martiri di Belfiore, in cui, accanto al ristoro de “La sporta del contadino”, con i prodotti di fattoria mantovani, saranno presentate molte varietà della biodiversità mantovana tra cui le giuggiole, le prugne agostane, le mele, i meloni viadanesi, e le espressioni della creatività artistica contadina. Saranno, infatti presenti sculture lignee a carattere rurale e una mostra di lavorazioni tradizionali realizzate con colture arboree in via di estinzione, tra cui ceste di vimini, borse di paviera, contenitori di robinia e di midollino, realizzati a mano da contadini mantovani (e non made in China!). Nelle nostre campagne, infatti, la luffa, la saggina (melga), il giunco, il carice, il salice, la canna comune, la tifa (la paviera), la canapa, erano colture arboree molto diffuse e da cui si ricavavano indumenti e contenitori per la vita quotidiana: borse, cesti, sedie, giochi per i bambini. Molte immagini di questi strumenti di vita quotidiana si possono ritrovare in numerosi quadri di nature morte di molti pittori dei secoli scorsi tra cui, per esempio, Felice Boselli, vissuto tra il 1650 e il 1732. Con l’avvento della plastica tutte queste coltivazioni sono entrate in crisi e pian piano stanno scomparendo, travolte dalle borsine di plastica e dal Moplen. Oggi queste colture stanno suscitando un nuovo interesse per il diffondersi di una più ampia coscienza ambientale e salutistica. Possono costituire un’ulteriore opportunità economica per l’azienda agricola multifunzionale se accompagnate alla lavorazione e alla vendita diretta dei manufatti che spesso sono vere e proprie opere d’arte. Domani, alle 17.30 aperitivo di inaugurazione dello spazio in Piazza Martiri di Belfiore con ceci salati “in dal scartos”, brustolini, borlenghi caldi e altro street food di casa nostra. Colture arboree, manufatti e frutti antichi saranno naturalmente presenti anche al mercato contadino che si terrà sul Lungorio sabato 6 settembre.

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